
Nato a San Pietro Viminario nel 1936, Gianni Brumoro è ex geologo poi insegnante alle Superiori, ha esordito come critico di fumetti sula rivista “Sgt. Kirk” a febbraio 1968.
Ha scritto sui fumetti molte centinaia di articoli, decine di prefazioni, una quantità di voci per enciclopedie e vari libri. Un occhio di riguardo a Hugo Pratt: con un saggio su Corto Maltese (1984 e raddoppio nel 2008); una notevole attenzione a Benito Jacovitti (decine di articoli, cura e prefazione a una decina di volumi, una grande mostra con catalogo a Città di Castello, 2012). Collaboratore “storico” delle principali riviste critiche di fumetto (tra cui “Fumo di China”) e pontifica i uno spazio personale, presso il sito “Giornalismo e Storia” della Biblioteca Braidense di Milano. Faziosamente, tifa per “il” graphic novel, piuttosto che l’insostenibile “la”. Di tanto altro, dando retta a Wittgenstein, si può non parlare.

Nato a Perugia nel 1953, Claudio Ferracci è da sempre appassionato di disegno in tutte le sue forme e alla fine degli anni Ottanta fonda con Sergio Rossi, Luca Calisi, Artemio Settimi e Francesco Gaggia la fanzine “Flit” per sostenere la quale inizia a insegnare fumetto nelle scuole elementari e medie del territorio. Nel 1993, insieme all’ARCI di Perugia, fonda l’associazione Umbria Fumetto, curando fino al 2001 l’omonimo festival nell’antica Rocca Paolina con ospiti internazionali ed eventi rimasti unici
in Italia (come la mostra di tutti gli artisti della famiglia Breccia e la personale di Yves Chaland). Nel 1998 fonda la Scuola Perugina dei Fumetti, completamente gratuita, e nel 2002 idea il Sagrantino Disegnato, fino al 2010 a Montefalco (PG), in cui per la Settimana Enologica un maestro del fumetto è chiamato a disegnare un’etichetta per il prestigioso vino locale. Nel 2002 cura alla Galleria Nazionale dell’Umbria una grande mostra sugli illustratori di Pinocchio e nel 2005 la grandiosa esposizione su Little Nemo con originali, giornali d’epoca, filmati, convegni, omaggio al pioniere del fumetto e dell’animazione dai pù grandi disegnatori del mondo. Nel 2002 fonda la Biblioteca delle Nuvole, che nel 2005 diviene biblioteca comunale del Comune di Perugia.

Riminese, classe 1967, giornalista e critico letterario, Paolo Guiducci si è laureato in Filosofia con una tesi sul pensiero di Edith Stein, sotto la guida di Italo Mancini. Si divide tra due amori: la poesia dialettale e il fumetto. Organizza mostre e manifestazioni dedicate alle nuvole parlanti ed è il direttore responsabile di “Fumo di China”, la più autorevole rivista italiana di critica e informazione sul fumetto. Dal 1996 è tra gli organizzatori di Cartoon Club, e cura una rubrica per una radio della sua città. Ha scritto e/o curato numerosi volumi, gran parte dei quali pubblicati nell’ambito dell’attività editoriale di Cartoon Club, come gli esauritissimi Amori di carta e Vittorio Giardino: un italiano a Parigi. Ha curato assieme a Gianni Brunoro e Enzo Linari Indagini ad alto rischio: Nick Raider, catalogo della mostra di Certaldo. Fra i testi più recenti, ricordiamo “Lupo Alberto: un simpatico lupo d’autore”, “La fede a strisce: l’elemento religioso nel fumetto” (assieme a Stefano Gorla), e Carta Canta: la musica nei fumetti, i fumetti nella musica (con Davide Barzi e Stefano Gorla). Inoltre, il libro (e la mostra) Fumetti subacquei (La Mandragora) con Loris Cantarelli e Faustolo Rambelli. Da anni studia San Francesco nel fumetto, ha dato vita al Premio Fede a Strisce con Stefano Gorla e cura con passione (assieme a Davide Barzi) la mostra “Lupi, topi e tragici eroi: la Shoah nel fumetto”.

Nel 1988 è tra i fondatori del Centro Fumetto “Andrea Pazienza”, di cui ha diretto o curato quasi tutte le iniziative, i servizi e i progetti: “Schizzo” e le collane collegate, la biblioteca specializzata ed eventi quali fiere, concorsi, mostre e incontri. Michele Ginevra coordina ancora oggi il Centro nel ruolo di Istruttore Direttivo del Comune di Cremona. Tra le collaborazioni più significative, quelle rivolte a valorizzare le nuove tendenze come il padiglione Alter Vox e la Self e la Self Area a Lucca Comics, l’Happening Underground del Leoncavallo di Milano, la mostra collettiva annuale Futuro Anteriore a Napoli Comicon. Nell’ambito della didattica ha condotto laboratori e corsi in ogni tipo di scuola, e corsi di aggiornamento per insegnanti e bibliotecari. Ha scritto saggi e redatto rubriche, oltre a “Schizzo”, su “Blu”, “Fumo di China”, “If”, “Biblioteche Oggi” e “Tirature”. Ha collaborato con il sito ComicUs e pubblicato interventi su lospaziobianco. Ha scritto saggi e prefazioni per diverse pubblicazioni, tra cui i volumi: Carlo Ambrosini. Percorsi disegnati (Glamour International, 2000), Luca Enoch (Il Penny, 2001), Roberto Baldazzini (Il Penny, 2000), Sergio Tarquinio. Un disegnatore per l’avventura (ANAFI, 2005), Gipi. La vita tra le pagine (ArteFumetto, 2007). E’ stato frequentemente chiamato a far parte di giurie di premi fumettistici. Si è laureato alla Statale di Milano in Scienze Politiche con una tesi intitolata Il Diritto d’Autore e l’opera a fumetti, che ha ricevuto nel 1998 ad Expocartoon il Premio “Mario Marchetti”.

Luigi F. Bona (Milano, 1950) è presidente della Fondazione Franco Fossati e direttore del museo del Fumetto di Milano, consulente editoriale, storico ed esperto di fumetto, letteratura popolare e comunicazione multimediale. Appassionato di fumetto, da ragazzo disegna e pubblica vignette umoristiche e illustrazioni su varie testate; mentre studia al Politecnico di Milano, nel 1972 esordisce professionalmente come caporedattore della rivista “Sorry” dell’editore Ennio Ciscato e con il volume antologico “Almanacco veneziano”. In proprio, con lo Studio Dami di Rinaldo Dami e Carlo Porciani, riedita i 108 albi storici di “Pantera Bionda”, restaurati e corredati della prima rassegna sui personaggi femminili del fumetto mondiale. Ripubblica Bioletto, Yambo e altri grandi autori in albi amatoriali, restaurando le riproduzioni dai giornali originali. A venticinque anni, nel 1975, compila e pubblica il “Catalogo Italiano del Fumetto Amatoriale”, prima ed esaustiva rassegna storica delle edizioni a tiratura limitata e di pregio, che aggiornerà nel 1978. Nel 1976 crea il mensile “WOW”, all’epoca la più diffusa “fanzine” di fumetto, cinema e letteratura di genere e popolare, generando una rete di amicizie e collaborazioni che dura tutt’ora. Per dieci anni pubblica e aggiorna il primo indirizzario professionale del fumetto e del cinema d’animazione, lo “WOW Vademecum”. Vince lo Yellow Kid, a Lucca, con la “WOW Agenda” professionale del fumetto.Progetta graficamente e cura la realizzazione di libri, prontuari e periodici nel settore medico farmaceutico, progetta nei primi anni Ottanta per Editiemme il fascicolo a fumetti “Rossi’s Story” di igiene dentale, con Giorgio Cavazzano e Ferruccio Alessandri, diffuso in milioni di copie anche in Germania e Gran Bretagna.Mentre collabora con l’agenzia di giornalismo scientifico Zadig, prsegue l’attività nel fumetto con la sigla Studio Metropolis e dà alle stampe nel 1992 il “Catalogo del fumetto italiano”, un “bolaffi” delle diecimila testate edite in Italia, con copertine proporzionate e raggruppamenti logici per una ricerca facilitata: un criterio inedito.Dal 1996, alla scomparsa dell’amico e collega giornalista e critico Franco Fossati, presiede l’Associazione che ne porta il nome (creata con amici e colleghi e con il fratello Furio Fossati) e nel progetto affianca alla collezione di Franco la sua collezione privata. Nel 2007 l’associazione diventa Fondazione Franco Fossati e cura decine di mostre ed eventi, oltre alla riorganizzazione culturale di “Cartoomics” alla Fiera di Milano. Nel 2011 si concretizza il progetto di “museo del fumetto, dell’illustrazione e dell’immagine animata” sognato da trent’anni: nasce a Milano “WOW Spazio Fumetto” con spazi espositivi e conservativi, biblioteca, didattica, bookshop, caffetteria. Nel 2013 il museo si gemella con il CBBD di Bruxelles; nel 2016 festeggia il primo lustro con un bilancio positivo: oltre cento mostre, duecento eventi e 220.000 visitatori oltre all’attività extramuseale.

Nato a Cagliari nel 1954, studi classici, laurea in Giurisprudenza a Torino. Pazzo per i fumetti! Domenico Vassallo è vicepresidente di Anonima Fumetti, associazione senza fini di lucro che, dal 1994, si occupa della promozione del linguaggio fumettistico come espressione artistica e strumento culturale. Recensore per l’agenzia specializzata nei fumetti “afNews.info”, curatore e sceneggiatore della rivista gratuita a fumetti on line “La Città Nascosta”. Ideatore e sceneggiatore di “Sulla terra leggero” sul grande scrittore sardo Sergio Atzeni, della serie “Fine della Storia” (disegnata dalle giovanissime Elena Bia e Ilaria Ticino), della serie sulla violenza sulle donne “Lady Tabata” (disegnata da Elena Bia), della graphic novel “Anime in transito” (disegnata da Marcello Restaldi). Coordinatore del fumetto “Blue Boy”, sulle tematiche dell’autismo, disegnato dal compianto Alessandro Caligaris.
Esperto in europrogettazione culturale, ha ideato e coordinato I Piani di sviluppo in aree marginali e le grandi iniziative di collaborazione Italia – Francia come “Mistà”; “Al tempo delle Abbazie”; “Jardins des Alpes”. Ha progettato e realizzato due musei multimediali e interattivi quali “Espaci Occitan” a Dronero (CN) e il “Museo del Clown a Villa Grock” ad Imperia. Progettista di mostre come “Commissari di Carta” su fumetti, cinema e letteratura “gialla” (Saluzzo, 2008); “L’Esploratore innamorato: Alberto Ferrero della Marmora” (Cagliari, 2009); “Vele, tonni e scimitarre: avventure salgariane nel Mar di Sardegna” (2010); “Nuovi Mondi: esperienze visionarie tra Arte e Fumetto”, con i docenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino (2011). Nel 2009, ha coordinato il “Premio sul fumetto belga”, per giovani fumettisti, in collaborazione con l’ufficio belga per il Turismo.